La pesca del tonno rosso in Sicilia affonda le proprie radici in una storia plurimillenaria

La pesca del tonno rosso in Sicilia affonda le proprie radici in una storia plurimillenaria. Infatti, già nella preistoria, la pesca, in generale, e quella del tonno in particolare, era una delle attività fondamentali della Sicilia: basti pensare alle raffigurazioni di tonni che è possibile ammirare sulle pareti delle grotte del Genovese di Levanzo risalenti a circa 6000 anni fa. E poi, come non ricordare le vasche in pietra di epoca greca volte alla conservazione del prodotto ittico negli opifici di Pachino e Tindari. Ma era soprattutto il tonno a richiedere pratiche di conservazione nel tempo. Infatti, essendo un prodotto stagionale, solo in minima percentuale poteva essere venduto fresco, mentre il resto veniva tagliato a fette e conservato sotto sale. Già in età ellenistica, il tonno veniva considerato come un prodotto pregiato e di “lusso”, tant’è vero che Gerone II (308 a. C. circa – 215 a. C.), tiranno di Siracusa, ne inviò in quantità a Tolomeo d’Egitto in segno di amicizia.
Saranno i musulmani a introdurre nuove e più avanzate tecniche di pesca e conservazione del tonno, in un’epoca in cui le tonnare conosceranno un’incredibile crescita, soprattutto, nel trapanese. Per comprendere l’importanza economica, sociale e culturale, raggiunta nel corso dei secoli, dalla pesca del tonno, bisogna pensare all’immunità civile e penale che gli aragonesi riconobbero a tutti coloro che lavoravano nel settore tonniero durante la stagione della “mattanza”. Ed effettivamente, tra XVI e XVII secolo, la pesca del tonno fu un motore significativo della crescita dell’economia isolana e le tonnare crebbero di numero: in questo periodo, ve ne erano ben 35, di cui 8 nel trapanese. A tal proposito, si è calcolato che nel biennio 1599-1600 dal solo porto di Trapani furono prodotti circa 22 mila barili di tonno.
A metà settecento, si registrò un nuovo ulteriore sviluppo commerciale: infatti, le esportazioni raggiunsero anche l’Europa atlantica e settentrionale (Londra, Parigi, Amsterdam e Bruxelles, solo per fare alcuni esempi). L’epopea napoleonica limiterà fortemente tale commercio ma una volta superato il periodo del blocco continentale, gli affari riprenderanno con rinnovato vigore.
Nel corso dei secoli, come abbiamo potuto vedere, la pesca del tonno rosso si è distinta per la sua capacità di creare circuiti commerciali internazionali, rappresentando una vera e propria eccellenza siciliana.