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Alimentazione

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In diverse aree del mondo sono state condotte molteplici ricerche sulla dieta dei tonni. I dati raccolti hanno mostrato di come il tonno sia un pesce vorace, in grado di ingerire molte prede, sia in superficie che in profondità

E’ emerso che i piccoli tonni, in età larvale, siano ghiotti di microrganismi come il plancton. Ma non impiegano molto tempo per iniziare a cibarsi di specie che tendono a formare grossi banchi, come i pesci azzurri di superficie: pensiamo, ad esempio, alle acciughe o alle sardine. Dai dati raccolti si è notato che solo in casi eccezionali i tonni si nutrono di prede di grandi dimensioni.

Nel mar Ligure è possibile condurre ricerche interessanti sull’alimentazione dei giovani tonni, in quanto gran parte della popolazione è costituita da esemplari dai 0 ai 5 anni di età, dove rari sono gli esemplari di grandi dimensioni. Per cui, in quest’area non c’è attività riproduttiva, anche a causa delle basse temperature dell’acqua, ma qui i tonni trovano cibo in abbondanza, alimentandosi di pesce azzurro, soprattutto acciughe, o di altri organismi pelagici ma anche di prede che vivono nelle acque mesopelagiche, come il Krill.

n tempi recenti, ha avuto molto successo la teoria secondo cui l’aumento del numero delle meduse nel Mediterraneo, e non solo, fosse legata alla diminuzione di grandi pesci predatori, come pesci spada e tonni, che ne sarebbero grandi consumatori. Ebbene, dall’analisi diretta dei contenuti gastrici dei tonni, effettuata in diversi mari e oceani, è emerso che essi, certamente, siano pesci in grado di mangiare molte tipologie di prede diverse: dai crostacei, al pesce azzurro, ai cefalopodi. Tutte prede capaci di garantire quell’apporto energetico necessario e fondamentale per poter effettuare le grandi migrazioni oceaniche. Cosa che le meduse, essendo plancton gelatinoso, non sono in grado di fornire.