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La Tonnara di Favignana

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La tonnara di Favignana, la più grande d’Italia

La Tonnara di Favignana è la più grande della Sicilia e, insieme a quella di Carloforte, in Sardegna, la più estesa d’Italia. Ubicata in un’area marina molto ricca di tonno rosso, durante le migrazioni stagionali, è rimasta una delle pochissime ancora attive. Per esempio, la stagione del 1986 terminò con più di mille tonni nelle reti, un numero davvero ragguardevole.

La prima data certa di cui disponiamo è quella del 1640, quando le Egadi furono alienate dalla corte di Spagna al genovese Pallavicini. Nel 1874 vennero acquistate da Ignazio Florio senior, per essere in seguito rivendute da Ignazio Florio junior, nel disperato tentativo di sanare in qualche misura la propria difficile situazione finanziaria, ad un’altra famiglia genovese, i Parodi. Quest’ultimi hanno continuato a detenere la proprietà della tonnara, che include anche quella di Formica, pure se negli ultimi anni ne hanno ceduto la gestione.

Sulla tonnara di Favignana è certamente interessante la testimonianza di Pietro Pavesi che nella sua relazione alla Commissione Reale del 1889, in cui è possibile leggere: “ Tonnara grande di costa calata a tramontana della maggiore delle isole Egadi, nella insenatura formata dalla punta Signore e dal Faraglione, comune di Favignana, provincia di Trapani: ha l’isola delle reti diretta da levante a ponente in profondità di 20 a 35 metri, bocca a mezzogiorno. Fu anticamente posseduta dalle famiglie Moncada, Bosco, Rizzo di Marsala e Trapani e da casa Brignone. La corte di Spagna, trovandosi poi con le finanze dissestate, accettò un prestito dal patrizio genovese Camillo Pallavicini contro garanzia delle Egadi;”

“ e ulteriormente, cioè nell’anno 1640, mediante altra cospicua somma gli diede investitura dell’assoluta proprietà, si direbbe quasi con poteri sovrani, sopra le isole non solo, ma sui mari adiacenti, sul mare dei Porci e di San Vittore ed in quelli di Nubia e Raisigento aggregati alla tonnara di Formica, sì e come e con tutto ciò che allora si trovava espresso nel contratto d’arrendamento fatto dalla regia corte a don Ottavio del Bono. La tonnara di Favignana, insieme con la Formica, restò ai marchesi Pallavicini e, per intervenute parentele, ai condomini pro indiviso fratelli Rusconi, sino all’acquisto fatto il 4 marzo 1874 da Ignazio Florio che, dopo averle gabellate alcuni anni, ora le possiede e vi è proprietario del grandioso stabilimento di confezione del tonno ”.