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Strombolicchio

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Faro di Strombolicchio

La Sicilia, con le sue coste e con le sue isole minori, vanta una gran quantità di Fari. Quest’ultimi costituiscono un patrimonio da preservare e valorizzare, anche se ormai molti di essi non svolgono più la funzione per cui erano stati realizzati. In particolar modo, nella nostra grande Isola, si distinguono per la loro bellezza, storia e posizione tre fari su tutti: la Lanterna del Montorsoli a Messina, il faro di Strombolicchio e quello si San Vito Lo Capo.

La Lanterna messinese del Montorsoli ha sulle proprie spalle circa cinque secoli di storia e si sviluppa sulla penisola di San Ranieri, prendendo la denominazione dall’eremita che segnalava ai naviganti, durante la notte, la presenza della terraferma attraverso dei fuochi. Inoltre, il faro messinese aveva anche la funzione di garantire un controllo più efficace dello Stretto.

Invece il Faro di San Vito Lo Capo, tra i più importanti della Sicilia e d’Italia, emerge per la sua altezza, la cui torre si erge fino a 43 metri, e per le sue funzioni. La costruzione venne realizzata tra il 1800 e il 1850. Le luci si estendono per oltre 20 miglia marine, elemento che ha contribuito a scongiurare nel corso del tempo decine di naufragi sulle rocce aspre del territorio contro cui si scagliarono, nei secoli, molti navigli tra cui navi fenicie, romane, musulmane e normanne.

E poi, come non ricordare Strombolicchio. Si tratta di un piccolissimo isolotto delle Eolie di origine vulcanica che ospita un faro solitario realizzato negli anni Venti. La composizione territoriale di questo grande scoglio è talmente proibitiva che per potervi erigere il faro è stato necessario realizzare una terrazza e scavare nella roccia 200 gradini. Il Faro di Strombolicchio ha guardato all’innovazione, infatti oggi viene alimentato da pannelli fotovoltaici. Un utilizzo, quindi, di energie rinnovabili che tiene conto della salute del nostro Pianeta.