Mazara del Vallo è un Comune di 51.799 abitanti e fa parte del libero consorzio comunale di Trapani. Affacciato sul Mar Mediterraneo alla foce del fiume Màzaro, attualmente è sede della più importante marineria d’Italia.
Il vecchio centro storico, un tempo racchiuso dentro le mura normanne, include numerose chiese monumentali, alcune risalenti all’XI secolo. Presenta i tratti tipici dei quartieri a impianto urbanistico islamico (medine), chiamato Casbah (anche Kasbah), di cui le viuzze strette sono una specie di marchio di fabbrica.
I primi insediamenti umani nel territorio mazarese risalgono al paleolitico superiore, presso Roccazzo, dove sono state rinvenute tracce di grattatoi, bulini, lame di selce e altri prodotti artigianali. Successivi insediamenti, risalenti al mesolitico, sono invece trovati presso i Gorghi Tondi. Si hanno testimonianze di insediamenti umani anche durante il neolitico, con le tombe a Grotticella, e durante l’eneolitico, con diversi insediamenti capannicoli e necropoli. Durante l’età del bronzo gli insediamenti si concentrarono lungo le valli del Mazaro e dell’Arena, nelle contrade Gattolo, Granatelli e Malopasso. Intorno al 1000 a.C. i Sicani della zona lasciarono tombe monumentali a dromos. I primi contatti con i Fenici si hanno nell’XI secolo a.C., che trovarono in Mazara un luogo ideale per effettuare soste durante i lunghi viaggi verso la Spagna. Solo durante il periodo greco-selinuntino la città divenne un centro urbano organizzato
Per circa 150 anni Mazara fu sotto la dominazione siracusana e poi cartaginese fino alla conquista dell’Isola da parte di Roma. Il periodo punico e romano è testimoniato dall’abbondanza di ritrovamenti in città: sarcofagi, urne cinerarie, lapidi funerarie, mosaici, e ville romane. È in questi anni che il cristianesimo muove i primi passi in città e nasce San Vito.
Le incursioni dei Vandali e dei Goti non risparmiarono la città, che visse un periodo di decadenza socio-economica e demografica. Gli abitanti temendo le incursioni barbariche, si allontanarono dal centro cittadino spostandosi nelle campagne circostanti. Solo nel 533, quando Belisario, alla guida dei Bizantini, sconfisse i Vandali, la città ritrovò un clima di tranquillità, cominciando a ripopolarsi. La nuova dominazione ostacolò l’allora nascente commercio ed artigianato locale. Fu solo con i musulmani d’ Ifriqiya, Arabi e, soprattutto, Berberi, sbarcati a Capo Granitola nel 827, che si ebbe il risveglio economico della città, tanto da divenire il più grosso centro giuridico della Sicilia, oltre che un importante punto commerciale, artistico e letterario.
Attualmente Mazara gode di un’ottima attrezzatura portuale anche se necessita di maggiori opere di costante manutenzione straordinaria. Sono infatti molto puntuali i disagi procurati dall’insabbiamento all’interno dell’area del Mazaro. Molte aziende dedite al prelievo del pescato hanno saputo reinventarsi in aziende di trasformazione e commercializzazione. Di recente, sono stati numerosi gli interventi di arredo urbano nell’intento di migliorare le condizioni di vita e di fruibilità della vecchia ‘Medina’, attraverso il recupero dei fronti degli edifici mediante l’inserto di ceramica di fattura locale.